Alessandria
Auditorium del Conservatorio A. Vivaldi
La dimora nobiliare della famiglia Cuttica di Cassine fa parte del grande cantiere settecentesco che mutò in modo significativo il volto della zona centrale della città di Alessandria dopo il passaggio della provincia ai Savoia. Coevo al vicino palazzo Ghilini, risale alla prima metà del Settecento, quando si aprì tra le due famiglie patrizie una sorta di competizione edilizia che portò anche ad una vertenza tra cugini proprietari. Il palazzo del marchese Cesare Cuttica di Cassine (1683-1767) fu edificato sul sedime di un agglomerato di case seicentesche appartenenti al marchese stesso e sorte sul luogo ove al principio del Cinquecento c’era il Campus ferae, uno slargo destinato a ospitare la prima fiera-mercato di Alessandria. Ricerche recenti hanno evidenziato una fase costruttiva risalente all’ultimo quarto del XVII secolo, testimoniata dal capitolato sottoscritto il 18 settembre 1679 da Enrico Pettenari, procuratore del marchese Cuttica, con il capomastro Ambrogio Bianchi e il mastro Bernardo, suo fratello, per la costruzione di una nuova fabbrica del palazzo. Una ulteriore importante testimonianza su una seconda fase costruttiva, risalente al 1731, è documentata negli atti della controversia insorta tra il marchese Cesare Cuttica e il cugino Tommaso Ghilini a motivo delle rispettive azioni edificatorie nei primi anni trenta del Settecento. Tra le caratteristiche architettoniche, sono da evidenziare la coppia di cariatidi che accompagna il portone su via Parma, lo scalone e l’ampio vestibolo che separa l’ala occidentale, ove attualmente sono ospitate le raccolte del Museo Civico cittadino, dall’ala orientale che affaccia sulla piazza della Cattedrale. La zona ad ovest è rimasta la meglio conservata e ha mantenuto le caratteristiche di appartamento patrizio, splendidamente decorato secondo il gusto del Settecento (salone decorato a stucchi, salottino cinese, teoria di sale e saloni). La parte ad est, più severa e ampia, ospita le aule e gli uffici, oltre al locale dell’auditorium in quella che dovette essere la sala delle udienze del Tribunale. In epoca napoleonica il palazzo fu scelto come residenza del generale francese Chasseloup-Loubat, quindi nel 1806 il maire (sindaco) Jules Bacciocchi ne fece la sede temporanea della Prefettura di Marengo. Con la crisi della famiglia Cuttica, negli anni della Restaurazione, l’edificio divenne la residenza dell’Intendente generale del regno sabaudo. Infine, il palazzo fu acquistato da un privato, certo signor Ferrari, originario di Genova. Pochi anni dopo, nel 1853, divenne di proprietà del Comune di Alessandria e fu destinato a ospitare la Prefettura, la Provincia e gli Uffici finanziari. Nel corso del Novecento le grandi sale del palazzo furono sede degli Uffici giudiziari fino al 1955, anno in cui, dopo il trasferimento del Tribunale in corso Crimea, i locali furono restaurati e adattati a ricevere i corsi dell’Istituto Musicale, antenato del nostro Conservatorio, trasformato nel 1929 in Liceo Musicale. Attualmente, con i suoi circa tre secoli di vita, il palazzo ospita ancora il Conservatorio e l’annessa scuola media, vari uffici del Comune e la Società di Storia Arte e Archeologia.
Roberto Livraghi
Concerto in questo luogo
Come arrivare
via Parma 1, Alessandria
Informazioni
Per info sulle modalità di ingresso:
info@festivalechos.it
+ 39 348 7161557 (attivo dal 15 aprile)