Sul finire del 700 Carlo Magno dispose la costruzione del “Castrum” di Piovera e Rivellino (anch’esso nel territorio di Piovera); nacque così la prima fortezza attorno alla quale sorse progressivamente il centro abitato in cui si trasferirono le popolazioni della campagna, sempre più soggette a continue aggressioni e scorrerie. Insieme con le prime case, sorsero le fortificazioni e la porta con il ponte levatoio (ora monumento ai caduti); poiché le mura di cinta non furono mai completate la difesa del borgo era assicurata dall’allagamento del vallo. All’interno delle mura sorgeva la chiesa longobarda di San Michele, sostituita nel XVII° secolo dall’attuale chiesa parrocchiale; fuori dalle mura si trovava invece la chiesa di S.Giovanni Battista, sostituita nel XVIII° secolo dall’oratorio di San Giovanni che conservò la torre campanaria del 1300. In aperta campagna era sita la chiesetta Mariana, risalente forse al VII° secolo e ricostruita a metà del XVIII°. Il centro abitato in seguito si estese verso Ponte Goggi, la Salera e San Bernardo; successivamente, lungo la strada per Alessandria e nella zona Abrà. Inizialmente il territorio di Piovera fu un beneficio ecclesiastico (da Carlo Magno fino all’epoca dei comuni), quindi feudo nobiliare, poi dominazione spagnola ed infine regno Sardo- Piemontese. Si succedettero i casati spagnoli De Sandez, Guzman ed Homodei, ed i Balbi di Genova; con l’estinzione del casato Balbi la proprietà si divide tra Odescalchi e D’Oria fino a pervenire all’attuale proprietario, Niccolò Calvi di Bergolo. Il castello di Piovera, la cui attuale conformazione risale al XIII° secolo, subì numerosi interventi di cui uno sostanziale durante la dominazione spagnola che lo trasforma da fortilizio a residenza nobiliare; per dimensioni, è tra i maggiori della zona. Si tratta di un massiccio quadrilatero circondato da un profondo fossato, con torri ovali agli angoli e due grandi torri squadrate al centro dei lati maggiori. All’intorno sorgono innumerevoli edifici con destinazioni accessorie (abitazioni, stalle, depositi, laboratori, ecc.) che formano nell’insieme una testimonianza architettonica di notevole pregio. A corollario dell’edificato, il vasto parco (circa 20 ettari) con i suoi viali alberati, le rogge, i prati ed altre edificazioni per le attività collaterali alla vita del maniero.
Castello di Piovera
Concerto in questo luogo
Come arrivare
via Balbi 2/4, Piovera
Informazioni
Per info sulle modalità di ingresso al concerto:
info@festivalechos.it
+ 39 348 7161557 (attivo dal 15 aprile)
Dalle ore 15 alle ore 16:15 si terrà una visita guidata del Castello (a pagamento e prenotazione obbligatoria) nell’ambito della rassegna “Castelli Aperti”. Prenotazione e informazioni su www.castellodipiovera.it
Si ringraziano il Conte Niccolò Calvi di Bergolo e famiglia per la gentile collaborazione.